martedì 1 maggio 2007

Nodo di sangue

Si inizia affiancando le due lenze per circa venticinque centimetri.
Tenendo ferma una delle due lenze con il capo libero dell'altra la si avvolge creando da cinque a sette spire.
Poi si porta indietro il capo libero e lo si fa passare attraverso il punto in cui le lenze hanno cominciato ad incrociarsi.
Tenendo I fili in posizione si ripete l'operazione con l'altro capo libero creando le spire e riportandolo ad attraversare il punto di incrocio, ma passando dalla parte opposta a quella da cui era passato il primo.
Si lubrifica e tirando i due capi liberi si portano le spire ad accostare; quindi si completa la stretta agendo lentamente ma con forza sui due corpi di lenza contrapposti.
Si conclude tagliando i due fili in eccedenza a un millimetro dal nodo.

Nodo a salire

Nodo a Salire

Si inizia passando il capo libero all’ interno dell'occhiello ed avvolgendo il gambo dell'amo con un numero di spire che può andare da tre a cinque a seconda delle dimensioni della lenza.

Si torna indietro e si passa di nuovo il capo libero dentro l'occhiello ma passando ora dalla parte opposta alla prima introduzione.

Tenendo fermo ad un appiglio adatto, con le mani si fanno risalire le spire al di sopra dell'occhiello fino a che tutte non si vengono a trovare sul corpo di lenza e sul capo libero.

Dopo aver lubrificato si agisce alternativamente sul capo libero e sul corpo di lenza fino a che le spire non si sono serrate, quindi si tirano contemporaneamente entrambi i fili completando la stretta. Si conclude tagliando il capo libero a due millimetri dal nodo.

Nodo Crowford

Nodo Crowford

Tenendo l'attrezzo si introduce nell'anello il capo libero per una quindicina di centimetri.

Si torna indietro e con il corrente si avvolge il dormiente con una spira mentre si tiene in posizione l'anello ed il filo che vi abbiamo fatto penetrare.

Si prosegue nell'avvolgimento dando luogo ad una seconda spira a risalire che completa la figura della otto.

Si fa passare il capo libero nella 0 più alta della otto dopo averlo aggirato, in modo che il capo libero esca parallelo al corpo di lenza.

Si procede alla lubrificazione e si agisce sul capo libero fino a che le due spire non si sono ben serrate intorno al corpo di lenza, quindi si fa scorrere il nodo contro l'anello tirando con forza il corpo di lenza.

In ultimo si taglia il capo libero a due millimetri dal nodo.

Nodo Palomar

Nodo Palomar

Si inizia doppiando il terminale di lenza per una ventina di centimetri introducendone la metà attraverso l'occhiello dell'attrezzo.

Tornando indietro con l'estremità della lenza doppiata si esegue un ampio nodo semplice avvolgendo il corpo di lenza ed il capo libero, lasciando pendere l'attrezzo verso il basso.

Si prende l'asola terminale, la si allarga e vi si fa penetrare l'attrezzo, quindi la si porta vero l'alto dove i fili doppiati si incrociano.

Si procede alla lubrificazione e, tenendo fermo l'attrezzo, i agisce con forza unicamente sul corpo di lenza e sul capo libero fino a che il nodo non si ben stretto appena al di sopra dell'anello.

Si conclude tagliando il capo libero a due millimetri dal nodo.

Nodo Ligure

Nodo Ligure

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1) Si inizia affiancando per circa 6-8 cm un capo del filo con il corpo di lenza.
2) Si prosegue formando un grande cerchio con tutta la lenza rimanente e si conclude affiancando al primo anche il secondo capo del monofilo.Il residuo di lenza proveniente dal grande cerchio dovrà risultare più lungo rispetto al primo.
3) Si affianca l'amo avendo cura che la paletta sia disposta nella direzione dei capi del filo.
4) Tenendo il tutto ben saldo con la mano dalla parte del collo dell'amo, si procede prendendo con le dita la parte di cerchio la cui prosecuzione è costituita dal corpo di lenza e lo si avvolge attorno al gambo dell'amo ed ai fili affiancati salendo dalla paletta verso il collo dell'amo.
Formeremo circa 5 spire
5) Eseguite le spire procederemo a tirare il capo della lenza che costituisce il corpo principale e che risultava il più lungo tra quelli affiancati all'amo.
Tirando faremo scorrere tutto il cerchio fino a stringere la prima parte del nodo.
6) Effettuata quest'ultime operazione avvolgeremo per due volte sull'amo l'asola ancora presente e che terminava con il capo di lenza lasciato più corto
7) Una volta eseguito quest'ultimo passasggio completeremo il nodo tirando il capo più corto.

Nodo cappio a salire

Nodo Standard a salire

Si inizia formando il grande anello ed affiancando al gambo dell’amo i fili nel punto in cui corrono uniti, avendo cura che il corpo libero sia rivolto verso la punta dell’amo.

Prendendo la parte di anello la cui prosecuzione è costituita dal corpo di lenza, la si avvolge attorno al gambo dell’amo e dai fili affiancati salendo dal collo verso la paletta.

Dopo avere eseguito cinque o più spire, che dovranno essere tenute ferme con le dita si mette in tensione il capo libero fino a che l'anello non passa tutto attraverso le spire.

Si procede alla lubrificazione e si stringe il nodo agendo con decisione sia sul capo libero che sul corpo di lenza,Completata questa fase si fa scorrere il nodo contro la paletta e si taglia il filo eccedente a un millimetro e mezzo dal nodo.

Nodi Shock Leader

Nodo per shock leder 1

Il nodo per terminale o shock leader è una ulteriore dimostrazione della validità del nodo base Uni, che in questo caso viene eseguito una sola volta ed è sufficiente a conservare almeno il novantacinque per cento del carico di rottura della lenza impiegata.

Si inizia mettendo a doppio le estremità dei fili da unire, la doppiatura del filo sottile deve essere lunga almeno trenta centimetri.

Mentre quella per il terminale può essere molto più breve. Fatto questo si introduce la testa dell'asola del filo fino dentro a quella del filo grosso e ve la si fa penetrare per venti centimetri.

A questo punto siamo pronti ad eseguire, con il filo fine doppiato, un nodo base Uni a quattro spire che avvolga i due fili del terminale. Lavorando con una lenza fine doppiata occorre fare attenzione a che le spire rimangano parallele senza accavallarsi.

Mettendo in tensione la testa dell'asola fine e la relativa lenza doppiata si fanno stringere ma non completamente le spire.

Si lubrifica adeguatamente e si agisce con forza sul terminale e sulla lenza doppiata fino a che il nodo non sia andato ad appoggiarsi contro l'asola del terminale.






Nodo per shock leder 2

Con la fiamma di un accendino,riscaldare lentamente l'estremità dello shock leader ruotando continuamente il filo, fino alla formazione di una pallina. Mentre la pallina raffredda schiacciatela su una superficie metallica.

A 5 centimetri dalla pallina fare un nodo inglese secondo il sistema del doppio avvolgimento.

Stringere lentamente il nodo, bagnarlo (la sostanza migliore rimane sempre... la saliva).

Avvicinare Il nodo, bagnato e ancora lento, alla pallina.

Arrivati a circa 1 centimetro dalla pallina, rifilare con un tagliaunghie il bordo della pallina. Questa operazione serve a predisporre un alloggiamento In linea con il trave.

Bagnare il nodo, avvicinarlo alla pallina, stringere forte e definitivamente.

Con l'estremità eccedente del trave formare un'asola e cucirla con 3 giri interni di filo.

Bagnare le spire di questo secondo. nodo e stringere lentamente ma forte.

Tagliare a filo la parte eccedente del trave

ALBRIGHT

il miglior nodo per la giunzione nailon/treccia (è consigliato l'uso della colla per sicurezza)

REVEAL ALBRIGHT

simile al precedente ma indicato per l'uso con trecce particolarmente lisce che tendono a scivolare (è consigliato l'uso della colla per sicurezza)

4/5 giri GRINNER

nodo raccomandato per la legatura di girelle e ami

CLINCH

nodo raccomandato per la legatura di girelle e ami

PALOMAR

nodo raccomandato per la legatura di girelle, ami e piombi (es.: nelle montature tipo “elicottero”)

STOPPER

nodo particolarmente indicato per bloccare la pasta di tungsteno per ottenere i bilanciamenti critici dei terminali, oppure per bloccare le montature scorrevoli

GRINNER LEADER

nodo raccomandato per la giunzione della lenza madre con lo shock leader (da preferirsi, rispetto alla prossima versione, in caso di lanci in quanto di diametro più piccolo)

MAHIN LEADER

nodo raccomandato per la giunzione della lenza madre con lo shock leader (da preferirsi, rispetto al precedente, nel caso in cui si depositino le lenze dalla barca per la sua eccezionale tenuta al nodo)